MARTINEZ A JC: "Juve, che grinta! A Genova spero di ballare la Malaka Dance"


© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWS
Jorge Martinez è tornato finalmente in campo, dopo due mesi e mezzo di assenza. Il fantasista uruguaiano, entrato nel secondo tempo al posto del giovane Giannetti, ha vivacizzato il gioco d'attacco dei bianconeri, nonostante una condizione fisica ancora approssimativa. Quindi, prima di lasciare lo stadio Olimpico, ha concesso un'intervista ai microfoni di Juventus Channel. Ecco le sue dichiarazioni, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:
Jorge, quanto è stato importante ritornare in campo e dare una spinta rilevante alla Juve, per andare a vincere questa partita...
"Sì, è stata una partita molto importante per me. Devo ringraziare lo staff medico, i massaggiatori, i miei compagni che mi sono stati vicini durante questo infortunio. Sono rimasto fuori due mesi e mezzo, oggi sono tornato in campo e mi sentivo bene".
Abbiamo anche visto degli ottimi spunti. Nell'ultimo quarto d'ora hai fatto persino la prima punta...
"Sì, sono entrato circa mezz'ora, ho giocato e ho fatto il centravanti, la prima punta, perchè ovviamente non ero al 100% e c'era una situazione di emergenza, visto che mancano gli attaccanti per via degli infortuni. Io mi sono sentito molto bene. Entrare in una partita così, sull'1-1, mi ha fatto benissimo, perchè mi manca forza nelle gambe, mi mancano minuti di partita, quindi adesso devo giocare il più possibile per fare bene nelle prossime gare".
Che cosa è andato e che cosa non è andato oggi?
"Il fatto positivo è che nel secondo tempo, dopo aver subito il gol del pareggio, la squadra ha avuto quella grinta che ci vuole per vincere questo tipo di partite. Il Bari ha giocato molto bene, ma noi abbiamo dei valori: la grinta, la qualità e la determinazione, perchè puoi essere bravo ma se non sei determinato non vai da nessuna parte. Noi nel secondo tempo siamo stati determinati, siamo andati sempre avanti e abbiamo fatto il 2-1".
Il tuo ingresso in campo ha modificato l'azione offensiva della Juventus. Da quando sei entrato, tutto si è vivacizzato e poi sono arrivate anche le occasioni ed il gol di Aquilani.
"Quello di Aquilani è stato un bellissimo gol, ha preso il pallone molto bene e ha dato questa vittoria alla Juve a cui tenevamo tanto, perchè in classifica siamo a tre punti dal secondo posto. Io, come ho detto prima, sono entrato con una grande voglia di giocare. Sapevo di non essere in ottime condizioni, di non essere al 100%, ma avevo tanta voglia di giocare, di dare una mano alla squadra. Sono entrato, ho iniziato a correre subito dappertutto perchè volevo fare qualcosa. Il mister mi ha detto 'gioca centravanti, lotta tanto e poi quando hai la palla fai quello che sai fare tu'".
Ti ho visto molto bene nel gioco aereo. Noi pensavamo di avere solo un esterno, invece ci potrai dare una grande mano anche sulle palle alte....
"Sì, dopo la partita ho chiesto al dottore se nel piede al posto della vite mi hanno messo una molla (ride, ndr). In realtà sono un giocatore che nel gioco aereo ha fatto sempre bene, quindi quando sono spalle alla porta cerco di far salire la squadra, di andare sempre a lottare. Quando non mi sento forte di gambe come adesso, cerco sempro di aiutare la squadra, di lottare, di fare tutti i contrasti e di vincerli".
Genova può essere il posto giusto per ballare la "Malaka Dance"?
"Vediamo. Speriamo di ballare il più presto possibile. L'importante adesso è che la squadra continui così di partita in partita e adesso vada a prendere i tre punti a Genova. Poi se segno, vado sotto la curva e faccio un balletto".

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